Libertà di dissenso: ho denunciato la Questura di Salerno. I cittadini in piazza il 28 giugno 2019

Nel video le testimonianze di alcuni cittadini colpiti e del giornalista Marco Giordano.

Il 28 giugno 2019 dalle ore 18:30 i cittadini di Salerno scendono in Piazza Cavour, sul Lungomare Trieste (di fronte il Palazzo di Provincia), per un confronto pubblico sui gravi attacchi alla libertà di dissenso che si sono e si stanno perpetuando finora, non solo nella città salernitana, ma in tutta Italia.

Dallo scorso 6 maggio 2019, proprio a Salerno è esploso, propagandosi in tutto il Paese, un movimento sociale spontaneo di dissenso, consistente nella stesura di striscioni e in altre svariate forme creative di protesta in ogni dove, in opposizione non solo alla Lega e al suo capo di partito Matteo Salvini, ma fondamentalmente contro una visione politica, contro l’idea di una nuova società disumana che esclude ultimi, poveri e chiunque sia diverso per religione, colore della pelle, orientamento sessuale. Anche se è difficile comprendere diverso da chi o da cosa.

Dopo il 6 maggio 2019, dodici cittadini salernitani si sono visti recapitare delle denunce da parte della questura di Salerno per una manifestazione di 8 mesi prima (dell’11 settembre 2018), accusati di “manifestazione non autorizzata”. Quei cittadini erano andati ad esprimere pacificamente, insieme a tanti altri, il proprio dissenso a quella stessa idea di società disumana, quella di esponenti della Lega che quel giorno avevano organizzato una “ronda per la sicurezza”. Pratiche che rievocano tempi bui del nostro paese, ma che assurdamente stanno tornando a diffondersi, come se la Storia dell’epoca fascista non esistesse più.

Il dissenso costituisce uno dei pilastri portanti della democrazia reale, perché è parte integrante della cultura di tutti quei cittadini attenti alle contraddizioni continue (su magistratura, legalità, istruzione e insegnanti, Europa, benzina, tasse) di un racconto fatto da un linguaggio politico arrogante, saccente, discriminatorio, razzista.
Contraddizioni che non hanno atteso a manifestarsi di fronte alla forza del movimento culturale: la sicurezza e la fierezza sono diventate isteria e irrazionalità. PRIMA gli ITALIANI, è diventato PRIMA chi MI ACCLAMA, lì dove si sono reiterati in tutta Italia episodi di “gestione isterica delle forze dell’ordine”, con rimozioni da parte di Pompieri, Digos, sequestri di telefoni, individuando come NEMICO chiunque fosse semplicemente OPPOSITORE.

E’ per questo motivo che, assistito dagli avvocati Armando Maria De Nicola e Riccardo Bucci, dell’associazione Alter Ego, il sottoscritto ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Salerno, chiedendo che venga fatta luce su quanto accaduto il 6 maggio 2019, giorno in cui due agenti della Digos – Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali – si sono introdotti senza mandato in un’abitazione privata per far rimuovere uno striscione.

Pur trattandosi di episodi differenti avvenuti a distanza di 8 mesi, esiste un filo rosso tra le battaglie legali dei 12 concittadini salernitani denunciati e la mia denuncia nei confronti della Questura e della Digos di Salerno. Non si tratta di una crociata contro le forze dell’ordine.
Bensì della necessità univoca di far luce su quanto accaduto, forse andando ben oltre il semplice episodio salernitano, ma invitando cittadini e istituzioni tutte ad interrogarsi sulla possibile deriva che la società italiana sta prendendo
. Capire in che direzione sta andando il nostro paese, specie dopo l’emanazione della Legge Sicurezza ed ora del decreto Sicurezza-bis. Fin dove arrivano i diritti di libertà di espressione e dissenso, e dove iniziano i limiti ad essi?

La società civile salernitana si interroga su questo e altro, e dà appuntamento a tutti i cittadini per venerdì 28 giugno 2019, in piazza Cavour, su Lungomare Trieste, di fronte il Palazzo di Provincia.

Marco Giordano

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